Il movimento Elba 2000 interviene commentando una iniziativa molto criticata del Comune di Porto Azzurro che vorrebbe che la locale Casa di reclusione sopprimesse il regime di semilibertà per ancuni dei suoi detenuti. Tutto questo è stato messo nero su bianco in una seduta del Consiglio comunale dalla quale è uscita anche la richiesta che il paese divenga sede di un casinò. In molti hanno associato i due temi vedendo, in una futura chiusura del carcere, la possibilità che si liberari una magnifica sede per roulettes e slot machines...Secondo quanto riportato della stampa,  il consiglio comunale di Porto Azzurro avrebbe chiesto al ministero  competente  la soppressione della sezione "semiliberi"  attiva presso  il carcere  di Forte San Giacomo. Il motivo risiederebbe nel fatto che questi  detenuti, che escono durante il giorno  per lavorare  e  rientrano in carcere la notte, (sarebbero una decina), creerebbero danni alla popolazione. 
Non  si riesce  a capire  in che cosa consistano questi danni  alla popolazione. Se vi fossero stati  comportamenti  sanzionabili,  sarebbe stato  obbligo   di coloro che ne erano  venuti a conoscenza,   denunciarli  in modo che le persone responsabili venissero punite.  
E non chiedere, in sostanza, che vengano puniti anche coloro  che si comportano bene  e che si trovano in  una delicata fase di recupero. Secondo noi,  è poco credibile  che  siano questi i motivi. Probabilmente  ci sono motivi più gravi, ma che non riguardano  i "semiliberi"  ma riguardano  i componenti il consiglio comunale di Porto Azzurro. 
Nella stessa seduta si  è votato anche  la richiesta per l'apertura di  un Casinò. E' il  sogno:  la piazzetta spagnola  ripulita  dai secondini  e  dai condannati "semiliberi" e riempita  dai ricchi del mondo; il porto  ripulito  dalle navi della  Toremar che scaricano autotreni e macchine;  liberato  anche dai pescherecci che appestano l'aria,  e  riempito di panfili miliardari; ripuliti gli alberghi da mamme, mogli e figli dei detenuti, con i loro vestiti dozzinali  e i volti stanchi.
Basta con tutto questo. Porto Azzurro si proietta nel sogno  della ricchezza  fatto di luci, lustrini, ville e piscine, trafficanti e prostitute  d'alto bordo;  basta  con quelle extracomunitarie che lo fanno  per disperazione. Porto Azzurro  non merita di meno. Deve riprendere  il cammino iniziato  nel dopoguerra,  quando si liberò del vecchio nome di Portolongone  
Certo, nei sogni non c'è mai peccato ma ci può essere ingenuità, così come nelle scelte politiche ci può esser buona fede ma c'è sempre responsabilità. Ed è gravissima, soprattutto, quella dei consiglieri di sinistra che hanno votato a favore, confermando una deriva forcaiola, già manifestatasi in altre zone dell'isola.
La stessa sinistra  si è espressa, invece, contro l'apertura di un casinò. Si suppone per moralità.  A conferma  di come l'ipocrisia non lasci dignità a chi non riesce neanche ed essere coerente con i propri errori. 
Elba 2000